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Tutto quello che trovate scritto sul blog é il frutto dei miei circa 10 anni di studi riguardo l`ufologia.Quindi é una TEORIA come lo sono tante altre, io non sono un esprto, ne tantomeno un mago! Sono solo una semplice persona che appassionata di ufologia ha voluto scrivere la sua.




mercoledì 7 novembre 2007

Terza guerra mondiale






La possibilità del verificarsi di una terza guerra mondiale è stata una ipotesi storica di conflitto mondiale esaminata e presentata dai mass media in più occasioni, quasi immediatamente dopo la fine della seconda guerra mondiale. È stato un tema spesso dibattuto da giornalisti, scienziati e politici ed è stato trattato, oppure è presente come antefatto, in molte opere di fantascienza apocalittica e post apocalittica.

Quasi sempre il termine viene associato all'utilizzo di un qualche tipo di arma di distruzione di massa, come armi nucleari, armi chimiche o biologiche.

Storia

Nella seconda metà del XX secolo è stato considerato che il confronto militare tra le due superpotenze poneva in estremo rischio la pace mondiale, in quei momenti particolari durante la guerra fredda che videro l'acuirsi del confronto tra i due blocchi controllati rispettivamente da Stati Uniti d'America ed Unione Sovietica. Se questa ostilità fosse peggiorata, andando in "escalation" trasformandosi in guerra a tutti gli effetti, molti pensavano che il conflitto sarebbe sfociato in una "terza guerra mondiale", che si sarebbe potuta probabilmente concludere con la distruzione di gran parte della vita sulla Terra, la fine della razza umana oppure, in conclusione, il collasso parziale della civiltà, con un numero di vittime non inferiore al miliardo di morti, come si evince dalla dottrina politico-militare della distruzione mutua assicurata.

Questo tipo di eventi catastrofici può essere paragonato ai più grossi impatti da asteroide o cometa, alle peggiori pandemie globali, ed ai tipi più gravi di catastrofi da cambio climatico, rendendoli classificabili come eventi di estinzione di massa che potrebbero cancellare l'umanità oppure tutta la Vita sulla Terra.




















Il termine è sopravvissuto alla fine della Guerra Fredda ed è attualmente riferito ad ogni potenziale conflitto globale futuro, solitamente coinvolgendo armi nucleari. Negli ultimi anni, la possibilità che una terza guerra mondiale abbia luogo tra superpotenze è stata sostituita dalla minaccia di un attacco nucleare da parte di una piccola fazione non necessariamente legata ad un particolare stato, cosa che potrebbe incitare rappresaglie di risposta capaci di dare il via ad un distruttivo effetto domino. Questo timore è infatti nutrito dall'alto numero di armi nucleari ancora in circolazione, sia negli USA che in Russia, e dal sempre maggior rischio di attentati terroristici a seguito degli attentati dell'11 settembre 2001 e della successiva cosiddetta Guerra al Terrorismo lanciata dagli Stati Uniti.

Un utilizzo forse un po' speculativo del termine "terza guerra mondiale" (in inglese "World War III") potrebbe essere infatti quello applicato proprio all'attuale conflitto contro organizzazioni come al-Qāʿida e Ḥamās, anche se in effetti, per ora, nel corso della cosiddetta "guerra al terrorismo", queste associazioni non hanno mai impiegato armi di distruzione di massa contro obiettivi in Occidente.

Sull'orlo della terza guerra mondiale

Prima del collasso dell'Unione Sovietica e della fine della Guerra Fredda, un'apocalittica guerra tra gli Stati Uniti e l'URSS era presa seriamente in considerazione. La crisi dei missili di Cuba del 1962 è generalmente ritenuto l'evento che più di ogni altro ha rischiato di degenerare in un terzo conflitto mondiale. Fra le altre crisi che misero a repentaglio la pace fra le due superpotenze, ne riportiamo alcune:

1948-1949- Blocco di Berlino: l'Unione Sovietica bloccò Berlino Ovest nel tentativo di impedire l'unificazione delle amministrazioni americana, inglese e francese. Alcuni politici statunitensi suggerirono un'invasione della Germania Est: il presidente Truman venne dissuaso dall'applicare tale linea dai suoi analisti, i quali considerarono troppo alto il rischio di una guerra mondiale contro l'URSS (alla fine gli Alleati risposero al Blocco di Berlino con un ponte aereo di successo).
1949: lo scoppio della prima bomba atomica sovietica. Il generale dell'aviazione USAF Curtis Le May premeva per un attacco massiccio ed immediato contro l'Unione Sovietica.
novembre 1950: lo sfondamento durante la Guerra di Corea operato dall'esercito della Repubblica Popolare Cinese, che vide le truppe americane completamente accerchiate, spalle al mare, nella città sudcoreana di Pusan; il generale americano Douglas Mac Arthur chiese un bombardamento nucleare sulle preponderanti truppe nemiche, e venne destituito per questo.
26 luglio 1956 – marzo, 1957 — Crisi di Suez: vide l'Egitto opporsi all'occupazione militare del Canale di Suez da parte di Regno Unito, Francia ed Israele. Quando l'URSS minacciò di intervenire al fianco dell'Egitto e di usare armi atomiche contro Londra e Parigi, gli Stati Uniti costrinsero francesi ed inglesi a ritirarsi.
24 ottobre 1973 — Mentre la Guerra del Kippur si avviava alla fine, una minaccia sovietica di intervenire al fianco dell'Egitto portò gli Stati Uniti a passare allo stadio di emergenza DEFCON 3.
9 novembre 1979: gli Stati Uniti si mobilitarono per un'azione di rappresaglia quando lo schermo di un computer del NORAD segnalò che era stato avviato un attacco sovietico su larga scala. Non fu fatto alcun tentativo di usare il "telefono rosso" per chiarire la situazione con l'URSS e fu solo quando i sistemi radar di pre-allarme constatarono che nessun lancio era in corso che al NORAD compresero che era stato un test per computer a causare le false segnalazioni. Un senatore che al tempo si trovava presso il centro del NORAD descrisse un'atmosfera di panico assoluto. Una successiva investigazione portò alla costruzione di siti esterni per effettuare i test sui macchinari, per prevenire altri simili incidenti.
26 settembre 1983: i sistemi di pre-allarme sovietici segnalarono che una testata balistica intercontinentale americana era stata lanciata. Il Colonnello Stanislav Petrov, al comando del centro di monitoraggio, annullò lo stato di emergenza essendo stato tutto dovuto ad un errore di computer e non segnalò l'incidente ai suoi superiori.
novembre 1983: Esercitazione Able Archer 83 — l'URSS interpretò un test sulle procedure d'attacco nucleare della NATO come una copertura per un vero attacco e conseguentemente innalzò il proprio livello di allerta nucleare. Fu solamente al termine dell'esercitazione che gli USA si resero conto di quanto fossero stati vicini ad una guerra nucleare. Al tempo dell'esercitazione l'URSS era priva di una reale guida al governo a causa delle cattive condizioni di salute del leader Yuri Andropov, cosa che è ritenuta aver contribuito alla paranoia sovietica circa il test della NATO.
25 gennaio 1995; Incidente del Missile Norvegese: il lancio di un missile norvegese per ricerche scientifiche fu rilevato da un centro di controllo radar e scambiato per un attacco alla Russia, lanciato a cinque minuti da Mosca. La Norvegia aveva precedentemente avvisato 30 paesi del lancio, Russia inclusa, ma il ministero della difesa russo, negligentemente, non aveva avvisato di questo i tecnici del rilevamento radar.
In aggiunta a questo ci sono altri due fatti durante la guerra fredda che avrebbero potuto sfociare in una guerra mondiale. Questi, comunque, solitamente non sono citati tra quelli relativi alla contrapposizione tra USA-URSS, ma tra gli eventi seguenti la crisi cino-sovietica del 1960.

Il divario ideologico tra comunisti maoisti (rappresentati principalmente dalla Cina) e i comunisti stalinisti (rappresentati dall'Unione Sovietica) divise l'intero movimento comunista, il quale controllava governi o grandi fazioni di rivoltosi nella maggior parte dei continenti. Una guerra tra Cina e Unione Sovietica avrebbe potuto sfociare in una guerra mondiale, anche se non avesse coinvolto gli Stati Uniti e l'occidente capitalista. I due momenti in cui le potenze comuniste furono ad un passo da una guerra totale sono stati:

Marzo 1969, quando truppe di confine sovietiche e cinesi vennero alle armi sull' Isola di Zhen Bao nel fiume Ussuri (Conflitto Cino-Sovietico). In totale, i sovietici persero 90 uomini contro gli 800 cinesi (numeri basati su fonti Sovietiche). Al momento ci sono quasi un milione e mezzo di truppe dispiegate lungo il confine.
1978 e 1979, in cui il Vietnam pro-sovietico invase la Cambogia pro-cinese e destituì Pol Pot. La Cina allora invase il Vietnam per rappresaglia e i sovietici denunciarono con forza questa azione, ma si arrivò ad un passo dalla guerra. L'anno seguente i sovietici invasero l'Afghanistan e i cinesi dichiararono che quella era la continuazione di una strategia, iniziata l'anno precedente con l'invasione del Vietnam, volta ad accerchiare la Cina con alleati sovietici.

Preparativi di guerra

OPLAN (Operations Plan) 1000 era il piano militare standard statunitense per le prime ore o giorni di un'eventuale emergenza nazionale come la terza guerra mondiale. Documenti non classificati includevano l'atterraggio di tutti gli aeromobili civili nel territorio Usa e il controllo di tutti i fari per la navigazione. Negli anni '50 e '60 questo includeva il CONELRAD (Controllo delle radiazioni elettromagnetiche), ovvero che tutte le stazioni radio che trasmettevano negli Stati Uniti operassero in bassa frequenza su due canali predefiniti; questo per impedire che i bombardieri russi le usassero come punti di riferimento per la navigazione. Alcune funzionalità dell'OPLAN 1000 sono state istituite l'11 settembre 2001 durante l' Attacco alle torri gemelle. La reale risposta nucleare statunitense è composta da numerosi singoli piani di operazione integrati preparati dal 1960 fino ad oggi.

Alcune fonti sostengono anche che il sistema interstatale di autostrade di Eisenhower (Eisenhower Interstate Highway System) è stato progettato per contenere alcuni tratti piani e rettilinei, che possano servire da piste di emergenza per i bombardieri nucleari. Tuttavia il Dipartimento dei Trasporti (United States Department of Transportation) ha negato categoricamente che esista un simile scopo nel sistema interstatale delle autostrade. Nondimeno, alcune altre nazioni come la Finlandia e Taiwan hanno un sistema simile. Le autostrade realizzate in Germania (le autobahn), in origine, erano state costruite in tal maniera per essere utilizzate a scopo militare nella programmata seconda guerra mondiale.






















La folle corsa dell`Iran al nucleare fa paura

se fosse vero entro un anno l'iran potrebbe avere l'atomica
«Le risoluzioni Onu non hanno valore»
Ahmadinejad: continueremo sul programma nucleare, abbiamo raggiunto le 3mila centrifughe
TEHERAN (IRAN) - Le tre risoluzioni fin qui votate dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu che chiedono all'Iran di sospendere l'arricchimento dell'uranio, non hanno per Teheran «nessun valore». Lo ha detto oggi il presidente iraniano, Mahmud Ahmadinejad in un discorso a Birjand, nell'est del Paese.
TREMILA CENTRIFUGHE - L'Iran ha conseguito uno degli obiettivi-chiave del proprio programma nucleare, dotandosi di tremila centrifughe per l'arricchimento dell'uranio, fase preliminare rispetto alla produzione vera e propria di energia atomica ha annunciato Ahmadinejad. «Abbiamo ormai raggiunto le tremila centrifughe», ha proclamato in tono trionfante davanti alla folla l'oltranzista presidente iraniano, sottolineando come un risultato di tale portata sia stato realizzato a dispetto delle pressioni internazionali su Teheran affinchè ponesse fine alle attività in campo nucleare, e nonostante le sanzioni imposte in due successive occasioni alla Repubblica Islamica dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
La soglia di 3.000 centrifughe rappresenta un modulo che permette teoricamente, e a condizione di funzionare in modo ottimale, di ottenere in meno di un anno uranio altamente arricchito sufficiente per una bomba atomica.
07 novembre 2007
Fonte: Corriere.it

"Si rischia la terza guerra mondiale"

Bush lancia un monito a Russia e Iran: "No al nucleare" CORRISPONDENTE DA NEW YORK «Per evitare la Terza Guerra Mondiale bisogna impedire all’Iran di avere l’atomica». E’ la prima volta che George W. Bush lega il programma nucleare di Teheran ad un conflitto di dimensioni planetarie e lo fa durante una inattesa conferenza stampa, convocata nella Bradley Room della Casa Bianca per rispondere alle sfide diplomatiche arrivate da Mosca e da Pechino.

Al mattino Bush ha visto campeggiare sui quotidiani le foto del sorridente Vladimir Putin a Teheran, vicino a Mahmud Ahmadinejad. All’abbraccio fra i presidenti di Russia e Iran unito al monito del Cremlino contro l’uso della forza, Bush risponde alla sua maniera, va al contrattacco. «Finora la Russia ha sempre votato con il Consiglio di Sicurezza le sanzioni contro il programma nucleare - esordisce - e più che alle foto stampate crederò a quanto mi dirà Putin sui colloqui avuti a Teheran». Ma in attesa che ciò avvenga l’inquilino della Casa Bianca vuole far capire al leader russo - ed anche ad Ahmadinejad - che l’America non consentirà mai all’Iran di coronare la corsa all’atomo.

Da qui la scelta di una inedita terminologia: «In Iran c’è un leader che vuole distruggere Israele, per questo ho detto che se si è interessati ad evitare una Terza Guerra Mondiale bisogna voler prevenire la possibilità che l’Iran abbia la conoscenza necessaria per realizzare la bomba». Ciò significa che la Casa Bianca ha pochi dubbi sul fatto che se Amadinejad avrà la bomba la userà contro Israele, scatenendo un conflitto atomico dalle conseguenze non prevedibili. Ad avvalorare la linea dura c’è anche la decisione del presidente di continuare a opporre «no comment» alle domande sul blitz israeliano in Siria, ritenuto da molti una prova generale di cosa potrebbe avvenire con l’Iran. Mettere l’accento sul pericolo del nucleare iraniano significa chiedere a Putin di tornare sulle posizioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu: Continueremo a lavorare con tutte le nazioni per arginare la minaccia con misure finanziarie, per arrivare al punto in cui i leader responsabili di Teheran si stufino dell’isolamento» e si liberino di Ahmadinejad. E poiché il blitz di Putin ha irritato Washington, Bush gli ricorda il tallone d’Achille sui diritti umani: «Gli ho già detto che siamo preoccupati perché la stampa russa rischia di diventare meno libera, ma non l’ha presa bene».

Anche nei confronti di Pechino Bush parla la lingua delle «libertà dell’uomo» difendendo a spada tratta la decisione di abbracciare il Dalai Lama e di essere presente alla solenne cerimonia a Capitol Hill che lo vede ricevere la «Gold Medal» già assegnata a Nelson Mandela e Madre Teresa di Calcutta. «Ammiro molto il Dalai Lama, sostengo la libertà di religione e ho detto a Hu Jintao che sarei andato alla cerimonia, quando gli uomini sono oppressi l’America non può guardare dall’altra parte» dice Bush durante la conferenza stampa, per poi cogliere l’occasione del discorso a Capitol Hill per chiedere a Pechino di «incontrare il Dalai Lama, un uomo di pace, perché è nell’interesse della Cina farlo». E quando il Dalai Lama prende la parola a Capitol Hill, accolto da applausi calorosi, manda un messaggio a Pechino: «Sono per lo sviluppo economico e ho sostenuto i Giochi Olimpici, non capisco perché il governo cinese è contro di me».

Fonte: www.lastampa.it/



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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Il sito stuzzica la fantasia e la curiosità del neofita. La terza guerra mondiale è già in corso, solo che viene combattuta- per il momento- con armi non convenzionali, ovveroin ambito economico per esempio attraverso i fondi sovrani (cinesi, russi e arabi) che si stanno comprando le aziende occidentali e la relativa tecnologia. Presto ci accorgeremo (disoccupazione e crisi economica) che non siamo più padroni del nostro destino e sarà troppo tardi. Aldo-Alfonso Ferrini

Anonimo ha detto...

Concordo con Aldo Alfonso Ferrini.

Solo una generazione scellerata arriverebbe ad un conflitto caldo.

Fortunatamente essa ancora non è arrivata.
V267

Anonimo ha detto...

Quello che ha detto Aldo Alfonso Ferrini lo stiamo vivendo,questa purtroppo e la realta.