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ATTENZIONE!!

Tutto quello che trovate scritto sul blog é il frutto dei miei circa 10 anni di studi riguardo l`ufologia.Quindi é una TEORIA come lo sono tante altre, io non sono un esprto, ne tantomeno un mago! Sono solo una semplice persona che appassionata di ufologia ha voluto scrivere la sua.




venerdì 7 dicembre 2007

IL CASO LONZI





Dalle parole del testimone Valerio Lonzi così come sono apparse su vari giornali all'epoca del racconto (1993).

"Ero un ragazzo di poco più di 15 anni e frequentavo gli scouts con i quali facevamo diversi campi, quell'anno avevamo deciso di organizzarne uno a Reppia in località Pian della Biscia, una località montana tra Chiavari e Sestri Levante.

Proprio un bel posto per farci un campeggio. Era il penultimo giorno quando alla sera saranno state le 22/22,10 io e i miei amici abbiamo visto una sfera, grossa come una palla di bowling, che era appoggiata al suolo.

Questo strano oggetto, distante qualche decina di metri da noi, catturò la nostra attenzione per il colore verde chiaro che emanava: sembrava in effetti di vetro smerigliato e si scorgeva questa debole luce, ma chiara, scaturire dall'interno. Sembrava esserci un nocciolo più luminoso mentre mano a mano che si raggiugeva l'esterno, la sfera di vetro smerigliato diventava meno luminescente.

Io ed i miei amici abbiamo puntato la torcia contro quel coso e quello si è lentamente spento, fino a sparire del tutto.

Stupiti dell'accaduto ma anche incuriositi siamo andati sul luogo dell'avvistamento e abbiamo scorto nel terreno, proprio dove questa sfera sembrava poggiare, un'orma semisferica e profonda caratterizzata da un colore dell'erba giallastro che faceva invece contrasto con il verde intenso della vegetazione in quel periodo.

Grande fu il mio stupore quando misi una mano nell'orma tracciata dalla strana fonte luminosa e mi accorsi che la terra in quel punto era calda. Mi ricordo che pensai che la sfera doveva essere molto pesante per lasciare nel terreno un'orma così profonda.

Nessuno però fece stranamente caso a quella vicenda. In fondo non eravamo neanche sicuri di quello che avevamo visto ed eravamo in campeggio: volevamo divertirci!

Ci siamo dati appuntamento con altri ragazzi per le ore 24 per andare nel campo delle ragazze. Alle undici mi sono svegliato avevo caldo. Esco dalla tenda e scorgo un mio amico, addetto al fuoco, fermo con il collo penzoloni e sembrava che avesse tre sfere, come quella che avevamo visto prima, che gli giravano attorno.

Le tre sfere poi si mossero verso di me e si poteva vedere benissimo che dietro alle luci non c'era nessuno: le luci fluttuavano a mezz'aria verso di me!

Accesi d'istinto la mia torcia e la puntai contro le tre sfere. Appena colpite dal fascio luminoso persero luminosità fino a scomparire del tutto alla vista.

In quel momento il mio amico si risvegliò e si girò verso di me. Ci guardammo in silenzio e poi iniziammo a farci delle domande. Scopro che la mezzanotte è passata da un quarto d'ora, che la mia torcia è fulminata ed ha il vetro rotto.

Non sappiamo cosa è accaduto ma decidiamo di non parlarne a nessuno: tanto non ci avrebbero creduto.

Avevo già iniziato a dimenticarmi di tutto a casa ma dopo la doccia mia madre mi ferma e mi chiede che cosa avessi fatto alla schiena.

Io non ne sapevo nulla ma mia madre parlava di quegli strani segni che avevo sulla schiena. Mi guardo allora allo specchio e vedo tre cicatrici, come dei sottili fili rossi orizzontali collocati in fondo alla schiena, lunghi circa 15 centimetri e ben distanziati.

Quando andai dal dottore questi mi chiese quando e perchè fossi stato operato! Per lui questi segni erano delle cicatrici dovute a sutura!

Io non so niente solo quello che ho raccontato prima..."

3 commenti:

Anonimo ha detto...

bella descrizione :)

Anonimo ha detto...

in fondo non e' poi cosi strano da considerarla una abdiction bensi un sogno ad occhi aperti fatto da un ragazzino

Zret ha detto...

:(