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Tutto quello che trovate scritto sul blog é il frutto dei miei circa 10 anni di studi riguardo l`ufologia.Quindi é una TEORIA come lo sono tante altre, io non sono un esprto, ne tantomeno un mago! Sono solo una semplice persona che appassionata di ufologia ha voluto scrivere la sua.




lunedì 24 marzo 2008

INCONTRO CON I FRATELLI DELLO SPAZIO

LA STORIA


Eugenio Siragusa, nato a Catania il 25 marzo 1919, figlio di una famiglia della media borghesia catanese, ebbe una crescita normale come tutti gli altri bambini, maturando soltanto nel suo interiore dei valori istintivi atti a guidare positivamente gli altri ed esprimendoli spontaneamente.




Dopo aver conseguito la licenza di quinta elementare, all'et�� di 16 anni si arruol�� nella Marina Regia Militare partecipando a due battaglie navali, conseguendo due croci di guerra al valor militare.


Ritornato a vivere nella sua terra natale, si impieg�� come daziere presso il Circolo Daziario del Comune di Catania, restandovi sino al 1972, anno in cui ottenne la pensione per il fatto che l'imposta daziaria fu sostituita dall'IVA.

Durante la sua giovinezza il suo spirito fu preparato all'evento che si doveva concretizzare il 25 Marzo del 1952. Egli narra che da giovane, e in particolar modo durante il periodo trascorso in Marina, cominciava a rifiutare qualsiasi forma di ingiustizia e qualsiasi forma di organizzazione militare. Cominciava anche a sentirsi diverso e non si spiegava il motivo. Nell'anno 1951, ad esempio, mentre percorreva una strada della sua citt�� natale, sent�� una voce misteriosa che lo chiamava.




La cosa, invece di incutergli timore o stupore, gli procur�� gioia interiore. Sempre il quel tempo cominci�� ad occuparsi dei problemi che travagliavano l'umanit��. Prova ne �� il fatto che entr�� in contatto epistolare con l'allora presidente degli Stati Uniti, Dwight Eisenhower, anch'egli preoccupato della vita dei bambini di allora, uomini di oggi.


La prima lettera, alla quale ne seguirono altre, gli fu inviata dal presidente il 12 Marzo 1951, un anno prima della sua folgorazione. Tutta una serie di esperienze condussero il suo stato psico-fisico-spirituale allo straordinario avvenimento verificatosi il 25 marzo del 1952. Nel giorno del compimento del suo 33�� anno di et��, di mattino presto Eugenio Siragusa si stava recando come al solito al lavoro. Il suo stato d'animo era impermeato di tristezza, ma tutto ci�� dur�� poco, come vedremo.


Stava appoggiato infatti alla ringhiera della strada lungomare di Catania, in attesa dell'arrivo del pulmann, con lo sguardo rivolto verso il mare, quando, ad un certo momento, vide in lontananza una "stella" luminosissima avvicinarsi rapidissimamente assumendo una dimensione circa quattro volte quella della luna.


La sua lunga esperienza militare gli fece dedure che non si trattava di un normale aereo. A quel punto il timore fu grande: pens�� addirittura che si volesse sganciare una bomba nucleare sulla stazione di Catania.


Si rannicchi�� sotto un pilastro di pietra lavica temendo il peggio, ma la luce misteriosa, che si muoveva alternativamente in sistole e diastole, e assumendo la forma classica di un disco volante, dal lato inferiore fece partire un raggio luminoso a forma di chiodo rovesciato che compenetr�� completamente la personalit�� di Eugenio Siragusa.


Da quel momento il suo essere, il suo stato d'animo e il modo di vivere furono completamente mutati: "NON SON PIU' QUELLO CHE ERO PRIMA" dir�� poi Eugenio.


A causa di questo insospettato avvenimento, quel giorno non si rec�� sul proprio posto di lavoro. Cominci�� a notare che tutte le cose che lo circondavano, persino le forme geometriche delle case, non erano conformi al suo nuovo stato di adattamento. Ritorn�� a casa. La moglie e i figli lo trovarono con un'espressione strana e soprattutto restia ai dialoghi familiari, contrariamente al suo normale carattere. Nei giorni successivi sent�� la necessit�� di scrivere anche perch��� una voce interiore, chiara ed inequivocabile, lo istru�� su concetti cosmici, etici religiosi e scientifici che la sua bassa cultura scolastica non poteva mai permettergli di capire. Nel suo scritto, ad esempio, datato 25 Ottobre 1952, egli spiega concetti ermetici che solo il grande Ermete Trismegisto aveva potuto decifrare. Disegn�� papiri, alcuni dei quali lunghi anche sei metri, dove le intelligenze extraterrestri gli spiegavano la metamorfosi dei continenti terrestri nelle varie epoche, sin dalle origini dell'uomo.


Gli riaffiorarono nella mente ricordi delle sue precedenti incarnazioni o delle vite parallele che il suo mutante ha trascorso nelle varie epoche su questo pianeta. Infatti ricordava di essere stato un iniziato, figlio dei Custodi del Tempio, all'epoca del grande e maestoso regno Atlantideo, scomparso definitivamente circa 12.000 anni fa. Dai suoi scritti si pu�� notare che la preparazione fu lunga, metodica e approfondita e che i concetti che gli venivano trasmessi da una dimensione superiore lo dovevano portare ad affrontare una missione difficilissima ed importante per tutta l'umanit��.


Missione che ebbe inizio il 30 Aprile del 1962, dopo dieci anni di preparazione. In questa data intorno alle 21,30, Eugenio Siragusa, trovandosi nella sua abitazione in Corso delle Province, ebbe l'istinto di affacciarsi dalla finestra e in lontananza, in prossimit�� dell'Etna, vide evoluire un globo luminoso di modeste dimensioni e sparire istantaneamente dietro la figura maestosa del vulcano. Nella sua mente ebbe chiara l'idea del tanto atteso incontro fisico con gli extraterrestri: idea confermata da alcuni sincronizzatori (mini tracciatori magnetici, di una grandezza media di 50 cm., adibiti a due funzioni: 1-intercettazione di ogni vibrazione materiale del soggetto; 2-ponte di collegamento tra intelligenze extraterrestri e intelligenze terrestri) che apparvero nella sua stanza. Istintivamente scese in strada, sal�� sulla sua auto, una fiat 600, e si inerpic�� su per la montagna fino a 1400 metri di quota. Raggiunse monte Sona-Manfr��. Mentre era alla guida si sentiva guiato da una intelligenza superiore. Mentre stava percorrendo il sentiero che lo avrebbe condotto in cima al cratere, vide stagliarsi due figure luminose. Nonostante la sua preparazione, l'emozione fu grandissima: sudava abbondantemente e il cuore gli stava per scoppiare. Da anni aspettava spasmodicamente questo momento!


I due esseri, nell'ambiente illuminato perfettamente dal chiarore lunare, avevano sguardo e lineamenti bellissimi. Erano Ashtar Sheran, comandante dei mondi confederati in missione sulla Terra, e il suo luogotenente Ithacar. Avevano un aspetto atletico, perfetto, portavano una tuta grigio-argentea aderentissima con delle strane placche sul petto e dei braccioli luminosi ai polsi e alle caviglie. L'animo di Eugenio Siragusa ritorn�� alla normalit��, acquisendo una beatitudine indescrivibile dopo che uno dei due gli lanci��, investendolo completamente, un fascio di luce che usc�� da un apparecchio sistemato sulla cintura. Rivolgendogli la parola in perfetto italiano gli dissero: "La pace sia con te, figliuolo; ti abbiamo aspettato". Di seguito gli dettarono un messaggio da comunicare a tutti i capi di stato e a tutti gli organi preposti al governo dei popoli terrestri. Nel messaggio ci si riferiva alla cessazione immediata di tutti gli esperimenti nucleari sia nel sottosuolo che nell'atmosfera terrestre e inoltre si invitava alla pace, alla giustizia e alla fratellanza tutti i popoli delle nazioni del pianeta. Da quel giorno di Aprile del 1962, inizi�� la vera missione pubblica di Eugenio Siragusa. Il suo compito �� stato quello di sensibilizzare l'umanit�� alla Verit�� e alla presa di coscienza. Gli comunicarono inoltre che ci sarebbero stati molti altri incontri fisici. Gli consigliarono pure di mangiare delle mele con il sale per riequilibrare la perdita dei sali avvenuta tramite una sudorazione eccessiva, a causa della forte emozione. Ritornato nella sua automobile, vide fuoriuscire da dentro il cratere il disco che si proiett�� nello spazio a grandissima velocit��, sempre fluttuando con un movimento di sistole e diastole come nella precedente occasione.


Eugenio Siragusa, il 25 Marzo di questo anno compie 87 anni. Egli �� sempre in contatto con i Fratelli dell'Universo, in particolare con gli Esseri Solari che attualmente stazionano in El-Dorado, da loro continua a ricevere importanti comunicazioni utili per l'umanit�� di superficie.


Dopo la descrizione della sua vita proponiamo alcuni approfondimenti direttamente da lui rilasciati in una delle sue numerose interviste.



INTERVISTA

D- In questi anni di attivit��, per nome e per conto di Esseri superiori, di che cosa si rammarica e che non rifarebbe?
R- Sapendo chi servo, non esiterei un solo istante a rendermi completamente disponibile per rifare quanto fino ad oggi ho fatto. Certamente, mi rammaricherei se gli uomini di questo pianeta diventassero pi�� ciechi pi�� sordi di quanto lo sono oggi. Mi auguro di no.


D- Di che cosa invece si pente di non aver mai fatto?
R- Non mi posso pentire di nulla, perch�� di mio non ho fatto nulla. Ho semplicemente obbedito; sono andato l�� dove avrei potuto non andare, ho detto quanto avrei potuto tacere e fatto quanto avrei potuto non fare.


D- Gli extraterrestri la hanno mai rimproverato?
R- Si. Hanno rimproverato la mia zelanteria nel sollevare l'acqua dal pozzo per conto di chi avrebbe potuto farlo da s��, preferendo che lo facessi io. Uno dei rimproveri �� stato in questi termini: "D�� a tutti dove �� il pozzo d'acqua; d�� pure dove sono la corda e il secchio. Chi ha sete di verit�� si disseti attingendo l'acqua da s��. Tu, non lo fare".


D- Ritornerebbe a fare questa esperienza?
R- Certo. Se �� per una giusta causa, si. Speriamo che nel prossimo futuro non occorra.


D- Nei messaggi che essi le dettano riecheggiano le parole del "Maestro dei Maestri" Ges�� Cristo, perch��? Che rapporto c'�� tra gli extraterrestri e Ges�� Cristo?
R- Mi ricordo che Ges�� Cristo disse di non essere di questo mondo e mi ricordo ancora che prima di andare via, raccomand�� al Padre coloro che, come lui, erano nel mondo ma non erano di questo mondo. Preg�� per costoro affinch�� venissero tutelati dalle tentazioni. Ebbene la progenie di questi signori si �� moltiplicata sulla Terra e se non erano di questo mondo erano "extraterrestri". Parlavano e parlano questo suo linguaggio cos�� come lo parlano i loro fratelli che vengono da lontano.


D- Si �� sempre detto che Ges�� indirizzava i suo messaggi ai deboli, ai puri di cuore, agli amanti della giustizia... Perch�� il primo messaggio che fu dato a lei era invece rivolto ai capi di stato e agli scienziati, quindi ai potenti?
R- Il mediatore, l'ambasciatore �� stato scelto fra i deboli affinch�� trasmettesse il messaggio ai potenti. E' stato detto, scritto, e tramandato: "Toglier�� la sapienza ai potenti per darla agli umili, ai puri di cuore e agli assetati di giustizia".


D- Questi potenti, in quale considerazione presero i messaggi? E' cambiato qualcosa in positivo nei loro atteggiamenti?
R- Lei domanda se il messaggio che Ges�� Cristo ha portato sulla Terra circa 2000 anni or sono ha cambiato qualcosa tra i potenti e i tiranni? La speranza per un radicale mutamento �� posta nel cuore di tutti gli uomini della Terra, oltre che specificatamente, nei loro governanti. E' stato dato anche a loro il messaggio e con ampie e chiare dimostrazioni in cielo e in terra.


D- Uno scienziato che si sentisse illuminato dai messaggi di questi nostri fratelli superiori come dovrebbe indirizzare le sue ricerche per essere in armonia con le Leggi dell'Amore Creativo Cosmico?
R- Lo scienziato Hermann Oberth ed altri come lui hanno capito, anche se tardi, che la scienza va indirizzata in senso positivo e in armonia con le Leggi dell'Amore Creativo Cosmico. Potrebbero essere tutti gli scienziati ad autoilluminarsi e ad adoperarsi per edificare, pi�� che per distruggere. Purtroppo prevale la scienza senza coscienza.


D- E' stato detto: "Chi dona la sua vita la riacquista". Inoltre la scienza ha il dovere di prodigarsi per il benessere dell'uomo. Perch��� allora Adoniesis (guida spirituale di Eugenio Siragusa) parla di terribili delitti animici spirituali, in rapporto ai trapianti d'organi?
R- Nessuno, nemmeno Dio pu�� vietare che la scienza si prodighi per il benessere dell'uomo. Diversa �� la tentazione di uccidere pur di far sopravvivere. E' stato detto, scritto e tramandato: "Dopo tre giorni dalla morte, far�� un nuovo tempio". Non �� certamente l'encefalogramma piatto a dare la certezza della morte se il cuore palpita ancora. Moltissimi sono i casi di esseri ritenuti clinicamente morti e ritornati in vita, che raccontano storie che non si possono n�� si devono ignorare.


D- Adoniesis parlando dei trapianti, dice che la scienza terreste ignora le immutabili Leggi Animico-Spirituali, Leggi che Ges�� Cristo ha meglio confermato. Quanto e in che maniera Ges�� ha parlato di trapianti o di Leggi inerenti ad essi?
R- E' stato detto, scritto e tramandato: "Chi tenter�� di salvare la propria vita la perder��" e, ripeto, dopo tre giorni e non prima, l'entit�� spirituale si stacca dal corpo fisico.


D- Hoara (extraterrestre in contatto con Eugenio Siragusa) in un comunicato dice che i contattisti non scrivono libri ma che sono gli altri a scrivere di loro. Perch��� Adamski invece ha scritto libri sulla sua esperiena?
R- George Adamski ha fatto una sua scelta possibilmente contraria al programma che investe un contattista. Io ho rispettato i canoni del mio programma.


D- Nelle molte cognizioni che gli scienziati extraterrestri cercano di dare a noi uomini di questo pianeta, si parla anche dei "buchi neri". In alcuni casi questi sono spiegati come se fossero fatti negativi, in altri casi invece sembrerebbero evoluzioni positive. Che cosa sono esattamente i buchi neri?
R- Secondo le loro infallibili cognizioni i buchi neri altro non sono che un normale trapasso delle ghiandole secernitrici della vita (i Soli). Non sono affatto un fenomeno negativo ma un processo rigenerativo, una temporanea apparente morte che prelude la rinascita di una nuova molecola cosmica. "Da polvere a macigno e da macigno a polvere". Cos��, sempre per il divenire continuo dell'Essere Macrocosmico.


D- Nei messaggi che lei divulga si sente in un continuo crescendo "Il sempre peggio". Molti dicono che ci�� derivi solo dalla paura del millenarismo. Che differenza c'�� tra la fine del primo millennio e la conclusione dell'attuale?
R- Non c'�� nessuna differenza. C'�� un "collegamento" che prelude un radicale mutamento di frequenze molto importante e che investe il nostro sistema solare. La paura, umanamente comprensibile e giustificabile, �� dovuta al fatto che gran parte dell'umanit�� ma sopporta queste nuove frequenze evolutive; le percepisce disordinatamente, sviluppando una incompatibilit�� tra l'imponderabile e il ponderabile, tra le forze aggreganti e le forze disgreganti.


D- Se le cose peggiorano �� solo colpa dei capi di stato e degli scienziati?
R- Se le cose peggiorano, ed �� palese a tutti che non migliorano, la colpa ricade di pi�� su tutti coloro che si lavano le mani cos�� come fece, a suo tempo, Pilato. Il corruttibile prevale sull'incorruttibile, la perversione prevale sulla correttezza, il male prevale sul bene, la guerra sulla pace, e l'odio sull'amore. Non si pu�� attribuire la colpa ai soli capi di stato e agli uomini di scienza, ma pi�� e soprattutto all'inerzia dei popoli.


Questa intervista fu rilasciata ad un giornalista nel 1986.



Abbiamo rivolto ad Eugenio alcune domande in occasione di un incontro avvenuto alcuni anni fa, egli �� noto all'opinione pubblica soprattutto per essere un contattato, un ponte tra l'umano e il divino che da oltre 50 anni si prodiga a diffondere comuniati utili per la salvezza fisica e spirituale dell'intera umanit��.


D- Eugenio, qual'�� la reale funzione dell'uomo nell'economia creativa? E' quella di nascere, vivere e morire?
R- L'uomo non �� stato creato per caso ma per un preciso scopo funzionale. L'uomo fisico �� un personificatore della reale identit�� immortale ed eterna. La struttura fisica dell'uomo non �� la perla, ma la conchiglia che contiene nascosta la perla. Questo �� un banale esempio, comunque valido per chi vuol intendere. E' come dire: "Io non sono l'automobile, ma il pilota!" Quindi �� vero, senza menzogna, certo �� verissimo: l'identit�� immortale ed eterna che coesiste temporaneamente con un corpo materiale, non pu�� morire nemmeno se lo desidera, perch�� la sua patria �� l'eternit��. Per l'identit�� eterna ed immortale o Spirito-Intelligenza, o Astrale, sostare in una dimensione materiale significa perdere la sua reale libert�� e, spesso, giacere alle debolezze della dimensione corruttibile. Questo avviene solo quando si trascura di renderla forte o quando si perde la coscienza di quanto �� realmente. Si giace nel dolore e nella sofferenza quando si dimentica la Suprema Legge Causa-Effetto. Allora. Allora la macchina e il pilota non rispondono pi�� alle sollecitazioni della Legge e il pericolo �� grande. E' quindi vero che l'uno e l'altro, in una medesima cosa, determinano una incompetenza che sviluppa una serie di effetti. "Ci�� che si semina si raccoglie". Se si scende verso la valle, �� impossibile aspirare a raggiungere la vetta. Chi desidera conservare intatta la sua reale identit�� ed assaporar la magnificenza delle maggiori altezze he pi�� avvicinano alla eterna beatitudine della vita astrale, deve guadagnarselo ad ogni costo. Chi non si render�� ideneo all'angelicit��, non potr�� mai vincere la morte, non potr�� mai conoscere la verit�� che fa liberi, liberi davvero. La materia e quanto essa propone saranno la sua prigione sino a quando non avr�� fatto interamente il suo dovere, con abnegazione e con saggia coscienza. Allora e solo allora, potr�� vedere il trionfo e guadagnare la corona dell'eterna vita. "Non c'�� effetto senza causa". La dimensione dell'imponderabile non pu�� essere conosciuta dall'uomo sino a quando non avr�� compreso che egli �� un effetto e non una causa. La causa di tutto, energia-materia, materia-energia e quant'altro �� manifestato ed immanifestato, �� la Suprema Intelligenza Onnicreante Cosmica (Cosmo). Lo Spirito dell'Intelligenza Onnicreante Universale (Galassia) �� l'artefice della deit��, il dispensatore dei suoi prodigiosi e geniali attributi. Non �� possibile replicarlo, perch�� Egli �� la causa di tutto, niente escluso. Gli Esseri Dei nascono dalla sua luce e sono gli esecutori infallibili della sua incontrastabile volont��, i personificatori della sua potenza, onniscienza e onnipresenza. Dio �� il titolo che spetta, per diritto, a chi incarna lo Spirito Onnicreante o Spirito Santo ed esercita il suo irreplicabile volere. Ogni uomo pu�� essere, potenzialmente, un Uomo-Dio se si rende degno di esserlo. Gli uomini fanno i Santi, a la deit�� la concede solo lo Spirito Onnicreante, o chi Lo incarna.


D- Perch��, per millenni e millenni, gli uomini adorarono il Sole? I Soli sono logos dell'Intelligenza Onnicreante?
R- Certissimamente si, se si considera che gli astri secernono Luce, Verit��, e Vita! Senza questa ghiandola macrocosmica, senza questo nucleo dispensatore dell'Idea Creativa, le macromolecole (pianeti) non avrebbero potuto sopravvivere, non avrebbero potuto esistere. La dissoluzione sarebbe inevitabile se venissero meno la forza coesile e la forza vitale che legano armonicamente la macromolecola. Gli antichi padri dell'umana specie ebbero esatta conoscenza della reale funzione esercitata dal Sole, seppero molto, molto di pi�� di quanto la moderna scienza conosce. Lo adorarono perch�� erano coscienti che il Sole rappresenta la causa primaria dell'esistenza di tutte le cose manifestate, uomo compreso. Senza il sole nessuna cosa esisterebbe. Il sole �� anche il logos dell'Idea Onnicreante, la fucina dove si diversifica l'Intelligenza incarnandosi ora in quella cosa, ora nell'altra, sperimentando e contribuendo alla crescita e all'evoluzione della macromolecola, della macrocellula. L'uomo �� stato posto all'apice della piramidale struttura di questo numerosissimo e vario gruppo enzimatico che elabora la macrocellula Terra. In essa agiscono corpi ed anticorpi, agiscono energie aggreganti ed energie disgreganti; agisce, soprattutto, una Legge inviolabile ed eterna: Causa-Effetto. I gigli si raccolgono se si seminano gigli. I cardi si raccolgono se si seminano cardi. Ma l'uomo di questo tempo vorrebbe raccogliere amore seminando odio, pace seminando discordia e guerre, giustizia seminando ingiustizie, bene seminando male. Gli effetti non possono essere diversi da quelli che, giorno dopo giorno, subisce; non �� possibile raccogliere il bene, l'amore e la pace, per questi motivi l'Intelligenza Onnicreante �� costretta ad intervenire!


D- Cosa dice la storia sugli UFO, sugli extraterrestri?
R- Quando l'uomo era con la clava sulle spalle, i Signori che lo avevano reso a loro immagine e somiglianza spesso lo visitavano. La loro scienza provocava ai primati dell'uomo una serie di traumi tali da indurli a credere nella deit�� di questi personaggi che scendevano dal cielo con mezzi somiglianti alle stelle della notte. La saggezza, il comportamento, l'abbigliamento e la luce che essi stessi emanavano, suscitarono in loro una venerazione, una coscienza religiosa, un senso profondo di gratitudine per le premure ricevute attraverso i primi elementari insegnamenti che attingevano per mezzo di chi, tra loro, emergeva per essere un tramite, un contattista. Non lesinarono ottimi consigli per una rapida ascesa evolutiva della specie, intervenendo spesso per rendere pi�� sicura la loro sopravvivenza nell'impari lotta contro i dinosauri ed altri mostodontici animali che popolavano la primitiva natura del pianeta. I primi contattisti, gli unici a conoscere il volere operativo dei Signori della Luce, dovettero non poco faticare per far comprendere agli altri la necessit�� di credere una un'Intelligenza soprannaturale che vigilava e che interveniva in loro favore, che li tutelava e li istruiva affinch��� conservassero integra la conoscenza di essere strumenti dello Spirito Onnicreante, della luce che crea e rende vigoroso il corpo ed illuminata la mente. I primati dell'uomo rivolsero le loro attenzioni al Sole, sorgente di luce e di vita. L'adorazione verso il Sole divenne religione per tutti i popoli della Terra.


D- Vogliamo parlare della Bibbia, cosa rappresenta per l'umanit��?
R- Uno dei libri pi�� importanti per l'umanit��, non va solo letto, ma capito. Il novantanove per cento degli uomini di questo pianeta non solo non l'ha capito, ma lo ha malinterpretato. I grandi luminari biblici lo hanno illustrato in modo tale da renderlo sempre pi�� incomprensibile. E' stato detto, scritto e tramandato: "Non siete voi ad entrare nel Regno dei Cieli ed impedite che altri vi entrino". Un chiaro ed inequivocabile discorso che non ha bisogno di commenti. I discorsi biblici, quelli del Corano e di altri libri non meno importanti, scritti da illuminati, contattisti d'ogni epoca, da mediatori tra l'umano e il divino, sono chiarissimi discorsi che possono essere benissimo compresi se l'uomo riesce a spogliarsi dell'arrogante, presuntuoso orgoglio che lo anima quando la sua relativa intelligenza viene in contatto con quella assoluta che sovrasta ogni cosa caduca, corruttibile e mortale. Gli scritti cosiddetti sacri, altro non sono che discorsi, metodologie, consigli, avvertimenti ed insegnamenti idonei per far progredire la specie umana e tutte le altre cose, animate ed inanimate, he producono la vitalit�� e l'evoluzione di questa cellula macrocosmica chiamata Terra. Non mettere in pratica la saggia e sapiente operosit�� della Legge che �� stata data agli uomini da chi conosce le esigenza inderogabili dello Spirito Onnicreante Universale, significa andare contro la Legge e quindi provocare gli inevitabili effetti scaturenti, non certamente positivi per una esistenza priva di affanni. E' vero dunque che gli uomini non devono solo leggere, ma capire e praticare l'ordine da cui dipende l'armonia di tutte le cose create. Questi discorsi sono stati fatti da coloro che hanno fatto l'uomo a loro immagine e somiglianza.


D- Nella Bibbia si legge: "Facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza (Genesi 1-26). Iddio disse "Facciamo" a chi si rivolgeva? Vi erano altri Signori in Sua compagnia?
R- Una spedizione di astrali, di Signori della Luce, sbarca sulla Terra con una missione ben precisa. Sono esseri portanti capacit�� scientifiche e tecniche impensabili. Interpreti ed esecutori della Intelligenza Onnicreante, lo Spirito Santo, che istruiscono e determinano il continuo divenire del Macro Essere e dei suoi equilibri cosmo-fisici e cosmo-dinamici. Possessori di caratteristiche multidimensionali e personificatori della massima Intelligena Cosmica, presenziarono alla nascita di una macro-molecola: il sistema solare. Uno zoide cosmico (cometa) aveva fecondato un ovulo cosmico (supernova). Ogni macromolecola ha una sua specifica genetica che lo zoide cosmico trasmette alla macromolecola. La macromolecola a cui appartiene la cellula macrocosmica Terra, in origine �� scaturita da un gemellaggio di zoidi e cio�� due Soli: uno di questi, Giove, �� divenuto un buo nero secondo una determinazione scientifica umana. Questi Signori che possiamo definire Elohim, espletano la funzione di coordinare ed istruire il costrutto esecutivo nelle macrocellule attive, determinando anche il complesso e vario gruppo enzimatico destinato ad elaborare l'energia vitale della macromolecola, assecondando la specifica genetica innestata dallo zoie cosmico. Tra questo gruppo enzimatico vi �� l'uomo, un componente con particolari prerogative, dotato di un corredo psico-fisico-spirituale rispetto a tutto il numerosissimo gruppo enzimatico contenuto nella macrocellula. L'immagine e la somiglianza avrebbero dovuto pienamente sancire il diritto di esercitare la Legge, di essere un mediatore responsabile tra l'Intelligenza Onnicreante e le cose create, tra la materia e lo Spirito. L'uomo avrebbe dovuto essere il tutore di quanto era stato affidato dagli Archetipi, Signori della Creazione. L'uomo ha pi�� volte trasgredito violentando il patto, la legge e la volont�� del Creatore. Ha separato quanto non doveva separare ed ha scomposto quanto doveva rimanere armonico, funionale ed indenne da fattori degeneranti. L'uomo sta per fallire la sua missione? Potrebbe essere recuperabile anche se il Supremo Monarca della Luce si �� pentito di averlo creato? (Genesi 6/5,6,7,8,). Ha messo in guardia i suoi Cherubini in attesa di decidere il da farsi? Presto l'umanit�� sapr��! I segni ci sono gi�� e gli ammonimenti pure.


Fine.

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