martedì 23 ottobre 2007
Non tutto è vero
Spesso i media inventano storie sugli UFO e provocano paura solo per l’ascolto
di Claudia Marrone - Liceo Classico Vittorio Alfieri di Torino, Classe I B
Torino. Venerdì 19 gennaio si è svolta, al primo piano del liceo classico “Vittorio Alfieri” di Torino, un’interessante conferenza riguardante l’Ufologia (da UFO, o “unidentified flying object” che, tradotto in italiano, suona come “oggetto volante non identificato”). Per spiegare i principali fenomeni legati a questa materia così spesso sottovalutata, la scuola ha chiamato Edoardo Russo, nella vita di tutti i giorni commercialista, ma anche membro a tempo pieno del C.I.S.U.(Centro Italiano Studi Ufologici, con sede a Torino).
Questa associazione sta diventando sempre più importante, tanto da essere obbligata a stabilire un vero e proprio Statuto per la garanzia di coloro che si rivolgono ai suoi associati. Alcuni degli articoli in esso contemplati riguardano anche gli scopi del centro, fra cui: effettuare indagini sulle segnalazioni di avvistamenti Ufo; promuovere lo studio scientifico del fenomeno UFO; favorire la circolazione relativa al fenomeno e al suo studio”.
Proprio su questo punto il signor Russo ha voluto essere assolutamente chiaro: tutto, o quasi tutto, ciò che ci viene fatto sapere circa l’ ufologia fra film, televisione e libri è falso. Per questo, bisogna cercare d’informarsi in maniera corretta; il centro ha proprio come scopo anche quello di eliminare le teorie inventate e l’affrontare con razionalità i fenomeni definiti “paranormali”. L’associazione ha, infatti, presentato nel 1991 un catalogo ( “Catalogo nazionale delle segnalazioni UFO in Italia”), che comprende 8.600 casi, raccolti negli ultimi cinquant‘anni. Nel periodo successivo, si è deciso di inserirlo in un programma multimediale in grado di registrare eventuali cambiamenti. Dal testo si può notare che le annate con un maggior avvistamento sono quelle fra il 1954 e il 1978, senza poter, però escludere, il periodo fra gli anni ’50 e ’52.
Il numero annuo delle osservazioni varia fra le cento e le duecento ed è più concentrata nelle ore 22 e 23, solo per la facilità di notare corpi luminosi in movimento nel cielo. La maggior parte dei casi ( 80%) è, però, costituita dall’osservazione di luci che si rivelano essere palloni aerostatici, stelle, aerei o, addirittura, la luna che, per il suo colore giallognolo e gli effetti di riflesso sull’atmosfera, può sembrare, a detta di alcuni zelanti osservatori, un disco volante. L’altro 20% è definito “fenomeno UFO”, ossia l’insieme delle testimonianze d’incontri ravvicinati, dette anche “ osservazioni a breve distanza”. Esse si dividono in: IR-1 con presenza di effetti sull’ambiente, IR-2 con tracce sul suolo e IR-3 con l’avvistamento di umanoidi.
Gli incontri del terzo tipo sono frequenti e legati ai famosi “rapimenti” che, secondo il signor Russo, sarebbero invenzioni prodotte da un’ipnosi non controllata. Stessa reazione distaccata, ha dimostrato nei confronti dell’area 51 e dei cerchi del grano: luogo di esperimenti militare il primo e creazioni umane i secondi. Insomma, ciò di cui i media hanno riempito i nostri giorni e di cui hanno con insistenza cercato di convincerci, non è che un insieme di false teorie e false prove. L’unica cosa quindi che possiamo dire è: ai cerchi ci avevamo creduto.
Fonte: www.lastampa.it
di Claudia Marrone - Liceo Classico Vittorio Alfieri di Torino, Classe I B
Torino. Venerdì 19 gennaio si è svolta, al primo piano del liceo classico “Vittorio Alfieri” di Torino, un’interessante conferenza riguardante l’Ufologia (da UFO, o “unidentified flying object” che, tradotto in italiano, suona come “oggetto volante non identificato”). Per spiegare i principali fenomeni legati a questa materia così spesso sottovalutata, la scuola ha chiamato Edoardo Russo, nella vita di tutti i giorni commercialista, ma anche membro a tempo pieno del C.I.S.U.(Centro Italiano Studi Ufologici, con sede a Torino).
Questa associazione sta diventando sempre più importante, tanto da essere obbligata a stabilire un vero e proprio Statuto per la garanzia di coloro che si rivolgono ai suoi associati. Alcuni degli articoli in esso contemplati riguardano anche gli scopi del centro, fra cui: effettuare indagini sulle segnalazioni di avvistamenti Ufo; promuovere lo studio scientifico del fenomeno UFO; favorire la circolazione relativa al fenomeno e al suo studio”.
Proprio su questo punto il signor Russo ha voluto essere assolutamente chiaro: tutto, o quasi tutto, ciò che ci viene fatto sapere circa l’ ufologia fra film, televisione e libri è falso. Per questo, bisogna cercare d’informarsi in maniera corretta; il centro ha proprio come scopo anche quello di eliminare le teorie inventate e l’affrontare con razionalità i fenomeni definiti “paranormali”. L’associazione ha, infatti, presentato nel 1991 un catalogo ( “Catalogo nazionale delle segnalazioni UFO in Italia”), che comprende 8.600 casi, raccolti negli ultimi cinquant‘anni. Nel periodo successivo, si è deciso di inserirlo in un programma multimediale in grado di registrare eventuali cambiamenti. Dal testo si può notare che le annate con un maggior avvistamento sono quelle fra il 1954 e il 1978, senza poter, però escludere, il periodo fra gli anni ’50 e ’52.
Il numero annuo delle osservazioni varia fra le cento e le duecento ed è più concentrata nelle ore 22 e 23, solo per la facilità di notare corpi luminosi in movimento nel cielo. La maggior parte dei casi ( 80%) è, però, costituita dall’osservazione di luci che si rivelano essere palloni aerostatici, stelle, aerei o, addirittura, la luna che, per il suo colore giallognolo e gli effetti di riflesso sull’atmosfera, può sembrare, a detta di alcuni zelanti osservatori, un disco volante. L’altro 20% è definito “fenomeno UFO”, ossia l’insieme delle testimonianze d’incontri ravvicinati, dette anche “ osservazioni a breve distanza”. Esse si dividono in: IR-1 con presenza di effetti sull’ambiente, IR-2 con tracce sul suolo e IR-3 con l’avvistamento di umanoidi.
Gli incontri del terzo tipo sono frequenti e legati ai famosi “rapimenti” che, secondo il signor Russo, sarebbero invenzioni prodotte da un’ipnosi non controllata. Stessa reazione distaccata, ha dimostrato nei confronti dell’area 51 e dei cerchi del grano: luogo di esperimenti militare il primo e creazioni umane i secondi. Insomma, ciò di cui i media hanno riempito i nostri giorni e di cui hanno con insistenza cercato di convincerci, non è che un insieme di false teorie e false prove. L’unica cosa quindi che possiamo dire è: ai cerchi ci avevamo creduto.
Fonte: www.lastampa.it
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