
Nel lago di Tianchi, al confine con la Nord Corea, le autorità locali hanno avvistato non una, ma venti creature misteriose
LAGO TIANCHI (CINA) - La leggenda vuole che sia un drago dalla testa di bufalo (o di cavallo, o persino di uomo). E i primi cronisti, all'inizio del Novecento, scrissero che le sue apparizioni erano accompagnate da «grida disumane». E' il mostro del lago di Tianchi, o «lago del cielo» come lo chiamano in questo scorcio di vecchia Cina. Uno specchio d'acqua d'origine vulcanica che copre una superficie di 10 chilometri quadrati e raggiunge una profondità massima di 373 metri. Un lago «alpino» dalle acque cristalline, attorniato dalle montagne di Changbai, meta turistica d'eccellenza per viaggiatori curiosi e appassionati di mistero.
MOSTRI - Adagiato nella provincia di Jilin, nella Cina nord-orientale, al confine con la Corea del Nord, il lago del cielo è ancora al centro delle cronache locali. Il mostro, infatti, è tornato, e non è più solo. Alcune autorità locali hanno dichiarato di aver avvistato ben venti creature misteriose nuotare nelle fredde acque del lago di Tianchi. «In meno di un'ora i mostri sono apparsi dalle onde cinque volte, ad una distanza di un paio di chilometri dal nostro punto di osservazione. Da lontano li abbiamo visti come dei punti bianchi e neri, ma erano loro, i mostri - ha dichiarato Zhang Lufeng, vice direttore del centro forestale.
Fonte: www.corriere.it
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